America’s Cup, American Magic vince il primo round
È American Magic che alla fine la spunta nella tre giorni di regata preliminare che si è svolta nel weekend a Vilanova i la Geltrù, sulla costa di Barcellona. Gli americani del New York Yacht Club hanno avuto la meglio su Emirates New Zealand, i defender della Coppa America, evento che si svolgerà il prossimo anno proprio a Barcellona.
Le acque di Vilanova hanno fatto da palcosenico per il primo vero test fra gli equipaggi che parteciperanno alla America’s Cup. Un’occasione per confrontarsi, testare condizioni climatiche e del mare in una vera e propria sfida, nonché per misurare la risposta da parte dei catalani che alla fine sono accorsi numerosi ad assistere alle prove generali dell’evento che assegna il trofeo più antico del mondo.
La prima giornata si è purtroppo conclusa senza regate a causa del mal tempo. Ma il weekend in compenso ha offerto spunti interessanti non solo agli appassionati e agli spettatori che hanno riempito il Fan Village e la costa per ammirare le barche volanti, ma anche e soprattutto agli equipaggi in vista della seconda regata preliminare in programma a fine Novembre a Jeddah in Arabia Saudita.
Si è trattato praticamente di un faccia a faccia fra americani e neozelandesi. Peccato non aver potuto assistere al duello del match race gran final, non disputatosi per mancanza di vento.
Ma American Magic aveva ormai già fatto capire le sue intenzioni sin dall’inizio. “Sono gare che si vincono con la mente”, ha detto Tom Slingsby timoniere del team americano alla fine della competizione.
Buoni segnali si sono visti anche dai francesi di Orient Express Racing, mentre più deludente è stata la prova di INEOS Britannia che ha pagato i pochi allenamenti sulle spalle.
Alinghi e Luna Rossa, dall’altra parte, hanno giocato una sfida parallela, fra squalifiche, penalità e anche problemi tecnici. “Si è rotta la radio – ha spiegato il timoniere del team Prada Pirelli, Francesco Bruni – e senza comunicazioni è impossibile competere con queste barche. Comunicavamo a gesti e questo ci ha causato anche diversi errori di manovra”.
Soddisfatte le autorità locali di Vilanova e di Catalunia, e lo stesso Grant Dalton, manager di New Zealand e CEO della 37ma Coppa America: tutti, nonostante le iniziali condizioni meteo, si sono dimostrati contenti del risultato finale dell’evento e ringraziato gli oltre 200 volontari, vero motore di ogni manifestazione sportiva.